SIPAC© Sistema Informativo Patrimonio Culturale
E’ oramai un dato di fatto che, per una corretta gestione del patrimonio culturale, sia essenziale avvalersi di tutti i mezzi che la tecnologia offre. La digitalizzazione costituisce, quindi, lo strumento conoscitivo di base per il corretto ed efficacie espletamento della funzione di gestione del patrimonio culturale, e del territorio che lo contiene, e consente di perseguire, in aggiunta agli obiettivi di tutela e conservazione, ulteriori finalità di promozione e diffusione della conoscenza e, quindi, di valorizzazione del patrimonio stesso. In questo contesto la società, in stretta collaborazione con il socio Smart Apps Soc. Cooperativa, ha deciso di avviare un percorso di ricerca, progettazione e realizzazione di una piattaforma software che consente ad una istituzione culturale, sia pubblica che privata, di disporre di tutte le funzioni, integrate tra di loro, per la gestione, tutela e valorizzazione del proprio patrimonio di beni culturali.
SIPAC © si pone tre obiettivi prioritari:
- Dotare l’Amministrazione di un servizio, e di una tecnologia basata sull’utilizzo della rete e del web, che copra tutte le funzioni di produzione e gestione delle informazioni in grado di costruire una base di conoscenza comune a tutte le funzioni organizzative.
- Recuperare il patrimonio di informazioni digitali già prodotte nel tempo ma attualmente distribuite su varie piattaforme tra di loro non collegate con conseguenti sovrapposizioni e non uniformità nella loro formulazione.
- Aprire il modello di conoscenza alla interoperabilità e alla integrazione con fonti “esterne”, in primis verso i sistemi informativi propri del MiC (SiGEC, SICaR, SiLeg, ecc..ecc..), nonché verso altre fonti di informazioni che, sotto il controllo e la validazione della Amministrazione, possono contribuire ad ampliare e a diffondere la conoscenza del patrimonio culturale.
Gli “ambiti informativi” presi a riferimento dell’intervento proposto sono:
Inventario: redatto secondo le disposizioni della DGA per il modello 15 CG. Rientrano in tale ambito, ove possibile, il recupero di inventari informatizzati e non preesistenti;
Localizzazione: intesa come l’organizzazione delle informazioni, anche mediante una rappresentazione grafica, riguardanti i luoghi, le architetture, gli ambienti e le strutture fisiche (sale, depositi, scaffali, ripiani, armadi, cassetti, ecc..ecc..) all’ interno dei quali sono esposti, conservati o trasferiti i beni;
Movimentazione: riguarda sia la movimentazione “interna” per effetto dei vari spostamenti dovuti alle attività specifiche della Amministrazione (allestimento, deposito, restauro, laboratorio fotografico, studio e ricerca…) sia per quanto riguarda trasferimenti all’esterno (mostre, prestiti, sottoconsegne, restauri ecc..ecc…);
Catalogo: realizzato secondo le normative dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione;
Archivio Fotografico: inteso come l’insieme degli archivi fotografici, digitali e non, attualmente in possesso dell’Amministrazione;
Archivio Disegni: inteso come l’insieme degli archivi di disegni, digitali e non, attualmente in possesso dell’Amministrazione;
Archivio Restauro: inteso sia come documentazione tecnica redatta (ex ante, in itinere, ex post) per l’esecuzione del restauro sia come documentazione amministrativa (scheda sanitaria, perizia, incarico, cronologia ecc..ecc…) a supporto della gestione dell’attività;
Documenti Scientifici: riguarda il patrimonio documentale realizzato dalla attività di ricerca e studio, sia realizzata internamente che in collaborazione con Enti ed Amministrazioni esterne;
Documentazione Multimediale: costituisce il DAM (Digital Asset Management) mediante il quale gestire tutte le risorse digitali della Amministrazione (immagini, video, mappe, documenti ecc..ecc..).